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FESTIVAL ESTIVO ŠTANJEL

Alda Merini: …oh, Poesia, non venirmi addosso…

30 luglio 2025, Castello di Štanjel

Nel suggestivo abbraccio delle mura di pietra del castello, abbiamo ridato voce a una delle personalità poetiche italiane più significative del XX secolo – Alda Merini. La sua voce, segnata dal dolore, dalla lucidità e dall’infinita potenza della parola, ha preso vita attraverso la musica, l’interpretazione e una narrazione artistica polifonica.

Il concerto poetico dedicato ad Alda Merini non è stato solo un omaggio a un’eccezionale poetessa italiana, ma un commovente viaggio attraverso parole che hanno sopravvissuto al silenzio, all’emarginazione e alla sofferenza. In un tempo in cui fu istituzionalizzata, esclusa e dimenticata, Merini salvava il proprio mondo interiore con parole – crude, luminose, miracolosamente sincere.

Con i suoi versi abbiamo varcato la soglia di un mondo dove la poesia non è fuga, ma richiamo. Un richiamo all’amore, al caos, alla fede, alla ribellione.
La serata a Štanjel è stata un omaggio a questo straordinario paesaggio interiore, dove la poesia è divenuta arma contro la cancellazione.

Nel suo percorso creativo si intrecciavano misticismo e brutalità, dolcezza e durezza. Merini non era solo una poetessa – era la rima incarnata, una donna capace di strappare un grido dal silenzio e di trasformare il dolore in bellezza.


Nei versi che abbiamo ascoltato si cela anche la sua vita: l’infanzia a Milano, le prime poesie a soli sedici anni, gli anni trascorsi in istituti psichiatrici e l’incrollabile fede nella sacralità della parola, che l’ha salvata.

I versi, i frammenti e i pensieri di Alda Merini sono stati intrecciati e interpretati da:

Denis Beganović,
Maja Blagovič,
Flavio Davanzo,
Aleksander Ipavec – Ipo,
Vesna Jevnikar,
Tinkara Kovač,
Riccardo Maranzana,
Ana Mezgec,
Giorgio Pacorig e
Ariella Reggio.

Regia: Vladimir Jurc.

In quest’occasione, la casa editrice Editoriale Stampa Triestina ha pubblicato in sloveno la raccolta poetica di Alda Merini, intitolata "Sveta dežela" (Terra sacra), nella traduzione del poeta e pubblicista sloveno Ace Mermolja.

 L’evento si è svolto nell’ambito del Festival estivo di Štanjel ed è stato cofinanziato con fondi del bilancio comunale del Comune di Komen.

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Foto: Tjaša Brajdih

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